Ecco le mete giuste per una vacanza da veri coffee lover
Agosto. Tempo di vacanze, sole, mare (o montagna) e luoghi comuni come: “c’è caldo”, “è arrivato Efesto”, “l’afa in città è troppa” e altre sottintese ovvietà estive. Insomma amici Coffee Lover è proprio arrivato il momento di andare in ferie e, per sfuggire a questa torrida routine, vi dedichiamo una piccola guida per un viaggio alla scoperta dei caffè più strani e sorprendenti del mondo.
Allora: la caffettiera c’è, la miscela Milano anche, i calzini, le creme solari e i biglietti… si, perché sprovvisti di quelli e del caffè Hardy non possiamo certo dare inizio al nostro periplo tra i continenti. Ora che tutto è pronto, si parte!
Vietnam
Prima tappa a Hanoi, capitale del Vietnam. Nella città delle pagode sospese sull’acqua si beve il Ca Phe Sua Nong (caffè caldo macchiato).
Da un particolare dripper, con filtro metallico, si lascia filtrare il caffè macinato, solitamente di qualità Robusta, in un bicchiere con latte condensato e dopo circa cinque minuti, si mescola bene il tutto e si serve. Nelle stagioni più calde si beve il Ca Phe Sua Da, ovvero caffè con ghiaccio o acqua fredda.
Thailandia
Viaggiamo verso Ovest fino a Bangkok, per provare un profumatissimo (e dolcissimo) kaafè.
Una sapiente miscela di caffè arabica e semi di cardamomo - precedentemente pestati in un mortaio - si fa sobbollire nel latte o, in alternativa, nella panna. Il caffè viene poi zuccherato e lasciato raffreddare in infusione per qualche minuto.
Malesia
Spostiamoci a Est, verso le miti temperature di Kuala Lumpur per bere un Yuanyang.
Qui possiamo gustare, all’ombra di un incredibile skyline, un caffè altrettanto stupefacente, il Yuanyang. Questa gustosa bevanda può essere assaporata sia calda che fredda ed è composta da tre quarti di caffè nero e un quarto di te al miele cinese.
Giappone
Ci fermiamo nel Sud-Est Asiatico ma saliamo verso Nord-Est per fare sosta a Tokyo. Evitiamo le grandi caffetterie e le lattine dei distributori e chiediamo un Japanese coffee, più conosciuto come Ice brewed coffee.
L’Ice Brewed Coffee è un caffè estratto a freddo, attraverso l’infusione in acqua del caffè macinato per oltre 12 ore. Si ottiene così una bevanda dolce e rinfrescante, poco acida ma più ricca di caffeina. Una perfetta combinazione di sapori per gustare al meglio le miscele di arabica, evitando che l’aroma si degradi nel raffreddamento.
Messico
Circumnavighiamo intorno alla Terra fino a Città del Messico, una delle capitali più famose del Sud America, per gustare il Café de Olla.
Per prepararlo si fanno bollire in una olla (pentola di coccio) piena d’acqua, stecche di cannella e piloncillo, un dolcificante ottenuto dall’ebollizione del succo della canna da zucchero. Solo quando l’acqua raggiunge il punto di ebollizione, si aggiunge il caffè in polvere e, dopo pochi minuti di infusione, si serve.
Senegal
Da un Sud del mondo a un altro, giungiamo a Dakar, capitale del Senegal e principale porto dell’Atlantico, dove si può ordinare il famosissimo Café Touba.
La sua ricetta risale alla fine del 1800, quando lo sceicco Amadou Bamba, importante leader spirituale e politico, introdusse nel Paese l’uso del caffè. Il Cafè Touba, aromatizzato con chiodi di garofano e pepe di Guinea, è diventato così la bevanda più diffusa tra i senegalesi che lo gustano nei Tangana, i caffè di strada diffusi in tutto il Paese.
Etiopia
Indugiamo in Sudafrica e ci addentriamo nel “Continente Nero”, fino a raggiungere suo cuore etiope, Addis Adeba.
Nella capitale, prima di preparare il caffè, i chicchi vengono tostati in un pentolino con sapienti movimenti circolari e continui, per non farli bruciare. Al termine della tostatura si macinano con pestello e mortaio; la polvere ottenuta viene messa a bollire in acqua calda nella tradizionale brocca dal lungo beccuccio, lo Jebena. Servito nelle Fingiàn (tazzine artigianali senza manico) si accompagna con zucchero, pop-corn dolci e Kolo, ovvero cereali e noccioline tostati con spezie.
Austria
Saliamo verso l’Europa per una classica pausa caffè a Vienna, magari accompagnata da una fetta di Sacher.
Il Wiener Mélange è più simile al cappuccino che al caffè; è infatti composto per metà da espresso (Mokka per i viennesi) e per l’altra metà da latte e/o panna. Panna che, per i più golosi, guarnisce anche la tazza, insieme a cacao o cocco in polvere.
Finlandia
Rimaniamo nel vecchio continente per una piccola deviazione nel Nord dell’Europa, a Helsinki dove si beve il Kaffeost, un caffè “inusuale”.
Per prepararlo si adagiano sul fondo della tazza dei pezzettini di leipäjuusto, un formaggio originario della Lapponia prodotto con latte di mucca o di renna, e si versa sopra il caffè bollente. Sciogliendosi il formaggio rilascia tutto il suo gusto delicato e aromatico e, finito il caffè, si può mangiare semi-sciolto dal fondo della tazza.
Turchia
Per l’ultima tappa del nostro viaggio dalle fredde coste delle Finlandia, partiamo verso il Sud, per spingerci fino alla culla della cultura Mediorientale, patria (secondo le leggende) del caffè. Ad Ankara infatti, il caffè è un’arte e le sue origini si fanno risalire ai primi anni del XVI Secolo.
Per preparare il caffè turco si utilizza il cezve, un bricco in rame e ottone dotato di un lungo manico in legno. Prima di tutto si porta ad ebollizione mezzo litro d’acqua e zucchero poi, dopo aver tolto il pentolino dal fuoco si aggiunge il caffè in polvere - un cucchiaino a persona - si mescola bene il tutto si lascia bollire per almeno altre due volte. Quando la polvere si è completamente depositata si può servire, ma senza filtrarlo, in piccole tazze di metallo.
È stato un breve ma intenso viaggio, vero? Vi gira la testa per il troppo girovagare o forse a essere troppi sono i caffè che abbiamo incontrato nel nostro peregrinare? Nel dubbio, concedetevi una pausa con un Caffè Hardy; comodamente a casa vostra, grazie allo shop online, o in uno dei nostri bar/rivenditori, non solo in Italia ma in tutto il mondo!