La mia famiglia mi ha dato un cognome importante nell’ambito del caffè.
Un cognome che da generazioni è sinonimo del caffè di Milano e che quindi ha condizionato le scelte della mia vita.A ventisei anni ho cominciato a lavorare in azienda, come mio padre e mio nonno prima di me avevano fatto e come spero un giorno potranno fare i miei figli.
È a loro che oggi racconto la nostra storia. Mostro le foto ingiallite del bar-privativa aperto nel 1954 al Giambellino, storico quartiere di Milano che ora i bisnonni faticherebbero persino a riconoscere. In alcune vecchie cartoline invece si intravede il furgoncino Hardy, che dalla torrefazione andava in ogni angolo della città per consegnare i sacchi di caffè appena tostato: alla guida una donna fiera con gli occhi brillanti, moglie di un nostro rappresentante di allora.
Una fotografia recente che mi ritrae nel deposito della torrefazione, disteso su sacchi di caffè crudo, è spesso motivo di dileggio scherzoso da parte dei miei figli. Un giorno capiranno anche loro quanto possa essere appagante il contatto diretto con questa magnifica materia prima per poi seguirla nel processo di torrefazione fino al prodotto finito.
Il lungo periodo di crisi economica degli anni 70 non ha mai compromesso la tenacia e la fiducia: è stato per l’azienda un periodo di sviluppo e ampliamento: nuove idee, nuovi prodotti e campagne pubblicitarie. A muovere Caffè Hardy era la determinazione e le idee di chi ha già lo sguardo rivolto al futuro. Negli anni 80 il successo ed il consolidamento sul mercato grazie ad una rete di clienti che allora nasceva e che ancora oggi ci premia con la propria fedeltà, e contemporaneamente il riconoscimento da parte del grande pubblico di quel blasone di “Caffè di Milano” che oggi ci contraddistingue.
Negli anni 90 comincia il mio apprendistato all’interno dell’azienda: dal magazzino al reparto amministrativo, iniziando dopo qualche anno la mia attività manageriale accanto a mio padre Edoardo. Notti insonni alla scrivania, interminabili riunioni e viaggi di lavoro: non cambierei nulla di questa fantastica esperienza. Nel 2005, abbiamo avuto la necessità di crescere e spostarci: abbiamo dislocato la produzione in un moderno impianto di torrefazione a Noceto, in provincia di Parma, mentre gli uffici e il magazzino sono rimasti a Milano.
La nostra linea di prodotti è da anni certificata vegan, ed è anche per questo motivo che abbiamo avvertito nel 2015 l’esigenza di avere a catalogo due miscele certificate biologiche. Una tendenza oggi seguita anche da altri brand importanti e che noi abbiamo con orgoglio anticipato
Esportiamo ogni giorno verso paesi lontani, non solo grani e macinato ma anche capsule in vari formati: attraverso la nostra distribuzione stiamo conquistando territori remoti come Stati Uniti e Cina. Il mercato globale di internet inoltre ci permette di raggiungere ovunque anche i consumatori finali grazie al nostro shop online ed ai marketplace di Amazon.
Eventi come Expo2015, Enjoy the Table, TuttoFood, Milano Unica, MIPAP, MU On-Board e Host hanno contribuito a far emergere quell’anima glamour dell’azienda che era da sempre presente ma mai abbastanza evidente. Il progetto “Always in Fashion” per esempio, a cui tengo particolarmente, lega a doppio filo la nostra azienda alla città di Milano, capitale riconosciuta della moda nel mondo ed epicentro di eventi del fashion system a livello internazionale.
Questa la nostra storia: un passato di successo, un presente che non sarà mai abbastanza grato alla fedeltà della propria clientela storica ed un futuro già colmo di mille progetti nel cassetto.
Alberto Maja